IL TRONO SCAMBIATO COL DIVANO: come gli italiani stanno diventando sudditi
di Saverio Paolicelli , Città Plurale - Matera (19-02-2015)
Mentre le note di Sanremo tenevano gli italiani appiccicati alla TV, tra gli scranni della Camera i rappresentanti dei cittadini sottraevano il trono al popolo sovrano e lo consegnavano al Presidente del Consiglio. E' già quasi un anno che gli elettori non votano più per le Province: nella notte del 13 febbraio, la martellante voce dell'altera Boldrini, scandendo l'apertura e la chiusura delle votazioni, ha cambiato i connotati del Senato e lo ha sottratto al voto popolare.
La Carta costituzionale fu scritta da partiti che, pur divisi dalla storia, deposero il fucile e accettarono il confronto delle idee nella speranza di un destino di pace e di sviluppo. Nella notte del voto, invece, una maggioranza sola, arroccata nella sua presuntuosa supponenza, ha calpestato i principi della sovranità democratica, stravolgendo 40 articoli ai ritmi tipici del decreto. L'opposizione, in parte complice, ha abbandonato l'aula, tra gli avanzi di un patto scellerato, le immancabili transumanze opportunistiche, il tardivo rinsavimento del duo Fassina-Civati e la pusillanimità di dissidenti che, rimanendo in aula, hanno consentito il raggiungimento del numero legale.