Il 2 settembre scorso in piazza San Giovanni a Matera è stato
presentato l’evento culturale “Lucio, Dalla sua parola” . Città Plurale
ha inviato in merito una nota che pubblichiamo integralmente.
Città Plurale: cultura, bene comune (?).
Una fresca sera di settembre a Matera; un appuntamento stuzzicante
tempera la malinconia per la fine dell’estate: Lucio, Dalla sua parola.
Il titolo, dall’aria vagamente messianica, campeggia da giorni su
locandine e manifesti sparsi per la città, dominati dall’inconfondibile
cappellino dell’artista bolognese.
Come mancare ad un appuntamento con Lucio Dalla, indimenticato cantore
dei nostri tempi, raffinato poeta, a volte stralunato, a volte criptico,
mai banale, lucido e profondo conoscitore della natura umana?
Andiamo dunque in piazza San Giovanni, pieni di entusiastiche aspettative.
La prima cosa che colpisce lo sguardo, dopo il magnifico colpo d’occhio
della chiesa con i suoi ricami marmorei, è un enorme bodyguard, proprio
come quelli dei film: look total black, auricolari, aria minacciosa. E
dietro di lui ne spuntano altri, tutti uguali.
Ci guardiamo perplessi: forse abbiamo sbagliato posto? Eppure, sul palco c’è un pianoforte…