Città Plurale


Anche a Matera
Città Plurale

Nelle nostre città la politica è stata sequestrata, privatizzata. Da un lato essa è diventata l'appendice dei grandi interessi, che scendono in campo direttamente, facendone il supporto delle loro trame private, dall'altro è appannaggio dei partiti, la cui carica ideale è spesso solo una giustificazione pubblica, dietro la quale si nasconde l'auto-riproduzione del ceto politico.

Questa politica privatizzata uccide la vita democratica della città, spinge nella solitudine e alimenta un sentimento d'impotenza, restringe l'esistenza alla sola sfera privata. La vita difficile delle nostre città, nasce in primo luogo dalla perdita del gusto di esercitare le virtù civiche da parte di tutti quegli uomini, donne e giovani che non sono guidati né dai grandi interessi né dalle logiche di partito. Diventa un'esigenza vitale uscire dalla solitudine, associarsi per far vivere un'idea di politica diversa, non più appannaggio privato, ma esercizio della cittadinanza, uno spazio pubblico, in cui i cittadini si riuniscono per discutere dei problemi generali della città.

Se questo spazio pubblico manca, la città muore, sequestrata dai calcoli dei grandi interessi e dalle logiche corporative dei partiti. Se invece i cittadini decidono che è possibile incontrarsi, associarsi e discutere liberamente delle questioni vitali della città, allora si può sperare di lasciare alle generazioni future una città bella, utile e civile.

Un'associazione che si propone di ricostruire uno spazio pubblico nella città non mira a diventare un partito o a sostituirsi ai partiti, ma pretende di farli uscire da uno stato comatoso, di costringerli a misurarsi sulle grandi questioni, di modificare i criteri di reclutamento e selezione della classe dirigente: non più il censo o la fedeltà al capo o all'apparato, ma la discussione civica, la capacità di formulare risposte trasparenti ed efficaci ai problemi. Solo dei partiti aperti, e non arroccati attorno a piccole oligarchie, potranno dare un impulso decisivo alla vita democratica della città.

Lo scopo dell'associazione non è quindi partitico, ma è molto più ambizioso, perché essa si propone di deprivatizzare le decisioni che riguardano tutti, sottoponendo i politici e gli esperti al vaglio di un dibattito pubblico, mettendoli a confronto con i destinatari delle loro decisioni. Troppe volte gli interessi di pochi sono stati anteposti a quelli di tutti, troppe volte i saperi sono stati attratti nell'orbita privata dei poteri fino a formare una palude molle, ma resistentissima. Anche per questa ragione restaurare un'idea e una pratica dell'interesse collettivo significa incidere sull'agenda delle priorità, evitando che essa venga governata da logiche separate e talvolta inconfessabili.

L'intelligenza di una città deve essere un suo patrimonio comune, non il cemento che custodisce e organizza i suoi poteri forti.

Muoversi su questa strada è difficile, perché chiede a tutti la capacità di fare uno sforzo, di uscire dallo scetticismo e da un sarcasmo che nasconde male l'impotenza. Ma il collegamento aumenta la forza e la libertà di tutti. La nostra città può risolvere i suoi problemi senza principi azzurri che nascondono mele avvelenate: l'unica garanzia di salute è l'esercizio di quelle virtù civili senza le quali la democrazia è un simulacro.

Chi siamo?

Da un po’ di tempo è nata a Bari una nuova associazione dal nome Città Plurale, costituita da persone attive nel mondo del lavoro e dell'impresa, delle professioni e della cultura che si sono messi insieme perché volevano riscoprire il ruolo di cittadini attivi e responsabili. Il loro presidente è il sociologo Franco Cassano, al quale un gruppo di cittadini materani ha chiesto di costituire anche a Matera una sezione dell'associazione per restituire alla discussione pubblica le grandi scelte della vita collettiva, soprattutto quelle che riguardano la città di Matera, la Basilicata e il Sud.

Che cosa vogliamo?

L'associazione è indipendente, per vocazione, dai partiti; vogliamo far politica in altro modo, intervenendo sulle scelte necessarie per disegnare una visione condivisa delle società locali. Certo oggi è difficile partecipare in qualche modo all'elaborazione delle decisioni che riguardano la comunità, ma non impossibile. I cittadini che non sono guidati dai grandi interessi, né dalle logiche di partito, si sono ripiegati su se stessi, perché manca uno spazio pubblico in cui discutere i problemi collettivi e costruire percorsi attendibili attraverso cui influenzare le decisioni politiche. La politica sembra privatizzata, appannaggio di un ceto politico separato, attento soprattutto alla auto-riproduzione. I cittadini spesso si sentono per questo impotenti e spinti nella solitudine.

Noi crediamo che se mancano spazi di discussione e di partecipazione la democrazia è soffocata, le nostre stesse città rischiano di morire perché il loro futuro è costruito tenendo conto di forti interessi e corporazioni, non certo dei bisogni dei cittadini.

Città Plurale è nata per favorire l'esercizio attivo della cittadinanza, cioè l'incontro tra i cittadini e la libera discussione sulle questioni vitali di interesse pubblico, al fine di dare un contributo alla costruzione di una città bella e civile.

Di che cosa ci occupiamo?

Intendiamo occuparci di grandi temi di fondo della nostra società:

L'ambiente urbano.

Matera oggi più che mai ha bisogno di una vera rinascita per affermare il proprio sviluppo e il proprio ruolo. Occorre che si realizzi una seria politica sociale, civile ed economica gestita da un governo cittadino all'altezza di tali compiti. Perché ciò avvenga è necessario sconfiggere il "blocco urbano" che soprattutto negli ultimi dieci anni ha condizionato negativamente l'attività amministrativa del Comune.

Bisognerà riprendere in modo concreto il confronto sul nuovo Piano Regolatore della città attraverso una più diretta responsabilità partecipativa e propositiva dei cittadini e non solo degli addetti ai lavori, onde evitare che uno strumento di tale importanza non trovi mai attuazione, come è avvenuto sino ad oggi.

La realizzazione del ruolo civile e produttivo di Matera può concretizzarsi attraverso una qualità urbana che rispecchi le sue peculiari risorse territoriali.

La produzione di cultura e di formazione.

Attraverso iniziative studiate e mirate si punterà ad un coinvolgimento dell'intera comunità in un processo di sviluppo culturale in senso lato. I soggetti coinvolti saranno i quartieri, le scuole di ogni ordine e grado, il mondo del lavoro, delle professioni e dell'impresa. Si realizzeranno iniziative per la formazione della cittadinanza attiva, per conoscere e acquisire gli strumenti di tutela dei diritti e la capacità di progettazione e di proposta sui problemi di pubblica utilità.

La giustizia e la coesione civica.

Come cittadini dobbiamo batterci per garantire un sistema giudiziario efficiente ed efficace, per salvaguardare la sua indipendenza, per difendere i diritti e le libertà di ciascuno di noi.

Si attueranno iniziative per avviare un confronto serio con il sistema giustizia, per individuare i problemi reali e le soluzioni più idonee per una giustizia uguale per tutti.

La salute e i mezzi per assicurarla.

Altro settore strategico è la sanità che sta subendo un'opera di smantellamento e di aggressione. La sanità deve restare un servizio pubblico, da migliorare sotto il profilo della qualità e della diffusione e potenziamento della medicina sul territorio attraverso lo strumento del Piano Sanitario Regionale.

Bisognerà intervenire per migliorare i dipartimenti e i distretti sanitari, per abbattere le liste di attesa, per rivalutare e riqualificare i medici di base, per attivare il 118, per diffondere le politiche di prevenzione, per facilitare l'accesso ai servizi e attuare politiche di tutela dei diritti dei cittadini.
  • La riforma della politica; 
  • La qualità della comunicazione pubblica;
  • La lotta alla criminalità e alla illegalità; 
  • Lotta alla povertà; 
  • Politiche giovanili; 
  • La responsabilità e l'etica delle professioni;
Come lavoriamo? Con continuità lavoriamo su specifici argomenti rilevanti per il loro impatto, li studiamo, li portiamo all'attenzione collettiva attraverso il confronto pubblico delle idee, attraverso incontri, dibattiti, iniziative di vario genere, elaboriamo precise proposte e le sosteniamo affinchè si traducano in atti concreti.

Come aderire?

Chi intende aderire può inviare una e-mail al seguente indirizzo: m.trizio@tiscali.it e attendere un riscontro.

L'Associazione deve crescere e noi tutti saremo contenti di avere una risorsa in più per realizzare gli scopi prefissati.